tre le parole

TRA LE PAROLE 
al lavoro sulle azioni nascoste
con Alessandro Berti

Ogni martedì dalle 20 alle 22
13, 20, 27 novembre 2018
4, 11, 18 dicembre 2018
max 8 partecipanti

Per l’attrice o l’attore, un testo non è solo da dire ma racchiude alcune azioni possibili. Interpretare un testo significa prima di tutto risalire proprio all’azione a cui la battuta allude: minacciata, già passata, a venire. In questo modo il lavoro sulla scena, e il teatro che ne scaturirà, sarà sia fisico che di parola.

Alessandro Berti
È scrittore, regista e attore teatrale. Dopo la scuola del Teatro Stabile di Genova fonda con Michela Lucenti L’Impasto Comunità Teatrale, per cui scrive e dirige tutti gli spettacoli, tra cui ricordiamo: SKANKRER (1996), TERRA DI BURRO (1997), TRIONFO ANONIMO (2000), IL QUARTIERE (2002). Nel 2002 vince il premio Gherardi con il suo TEATRO IN VERSI. Dal 2003 dirige a Udine la SCUOLA POPOLARE DI TEATRO e il progetto ARTE/SOCIETÀ/FOLLIA. Dal 2006 comincia una ricerca sul monologo come canale privilegiato di relazione col pubblico, creando lavori per spazi raccolti e spettatori prossimi all’attore. Di questa ricerca danno conto gli spettacoli CONFINE (2006), PIETRA,PIANTA (2009), L’ABBANDONO (2010), COMBATTIMENTO SPIRITUALE DAVANTI A UNA CUCINA IKEA, (2011, Premio I Teatri Del Sacro), MAESTRO ECKHART (2013), UN CRISTIANO (2014). Con i successivi FERMARSI (2016) e LEILA DELLA TEMPESTA (2017), dialogo a due su religioni, laicità e Costituzione, il lavoro di Berti accentua l’interesse per tematiche sociali, confermato dal nuovo progetto in cantiere, BLACK DICK, invettiva antirazzista che debutterà a Bologna a Gender Bender Festival 2018.